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venerdì 16 gennaio 2015

Seminario sulle tecniche di computer forensic (Milano, febbraio 2015)



TRE14 S.R.L.

la società milanese Tre14
focalizzata nel settore dell'investigazione digitale
organizza un seminario
dal titolo:


L’impiego della computer forensics 
in ambito penale:
tecniche, strumenti e casi pratici



L'evento è GRATUITO e potranno partecipare i soli AVVOCATI PENALISTI.

Sono in programma altri incontri espressamente rivolti agli avvocati civilisti, ai dottori commercialisti, ai curatori fallimentari ed alle aziende secondo un calendario che sarà via via pubblicato sul sito di Tre14 (www.tre14.it/eventi) e sul blog "Fraud Auditing & Forensic Accounting".

Al fine di partecipare all'incontro non è richiesto un background tecnico-informatico, in quanto l’esposizione è orientata alla presentazione di casi realmente trattati nei quali si mostrano le potenzialità delle metodiche informatiche applicate a procedimenti penali.

L’evento si terrà presso la sede della società Tre14 Srl, via G. Prati 4, Milano, a scelta tra le seguenti date:

- 12/2/2015 dalle ore 16.00 alle ore 17.30

- 17/2/2015 dalle ore 16.00 alle ore 17.30

I posti sono limitati e la partecipazione è vincolata all'effettiva disponibilità, pertanto si invita chi fosse interessato a comunicare la sua adesione inviando una email al seguente indirizzo di posta elettronica: eventi@tre14.it

All'incontro interverrà il dott. Stefano Martinazzo, dottore commercialista e fraud auditor presso JNP Srl (www.jnpforensic.com) ed è previsto un dibattito conclusivo tra i partecipanti sulle tematiche trattate.

Al termine dell’evento sarà offerto un rinfresco di saluto e sarà distribuita una copia del “Glossario ragionato dei principali termini di informatica forense, edizione 2015”.

*    *    *

Argomento dell’incontro
La computer forensics è la disciplina scientifica che fornisce valore probatorio a evidenze digitali estratte da PC, server, smartphone e web/cloud.
Vengono utilizzate tecniche, metodologie e apparecchiature – imposte anche dalla L. 48/2008 – per assicurare che i dati elettronici, estremamente volatili, non subiscano alterazioni durante i processi di estrazione e analisi, garantendo l’integrità delle tracce digitali originali.

Ma la computer forensics è anche altro: utilizza software particolari e specifici che permettono di ricostruire le attività di un utente, ricercare elementi precisi, effettuare confronti e trovare corrispondenze anche in presenza di enormi quantità di file.
Tali software possono anche essere utilizzati direttamente anche da persone di nessuna esperienza tecnica, ma di competenza specifica del problema reale (avvocato, commercialista o parte lesa che sia).

Dopo una breve introduzione specifica dell’ambito della computer forensics, l’incontro ha lo scopo di presentare, tramite casi reali, come le tecniche informatiche possano essere di utilità nella ricostruzione degli eventi di causa. Tra i casi trattati:
- furto di dati aziendali
- diffamazione via web/mail, stalking
- accesso non autorizzato a sistemi aziendali
- ricostruzione economica-finanziaria di danni o di situazioni societarie


I relatori
Alessandro Borra, titolare della società Tre14 Srl. Possiede una profonda conoscenza delle tematiche di sicurezza in ambito IT e vanta una lunga e diffusa esperienza in ambito tecnico e manageriale sviluppata in diverse società private. Laureato in Fisica, è consulente di digital forensics con un’elevata competenza delle tematiche giuridiche e di procedure, metodologie di trattamento e tecniche di analisi dei dati elettronici. Ha partecipato come CTU/CTP a diversi eventi giudiziari di rilevanza nazionale. E’ accreditato nell’Albo dei Consulenti Tecnici presso il Tribunale Ordinario di Milano, sia in materia di diritto civile che penale ed è responsabile del settore categorico ‘elettronica e informatica’ nel Collegio Lombardo Periti Esperti Consulenti.

Stefano Martinazzo, Dottore Commercialista iscritto all'Ordine di Milano e Revisore Legale dei Conti, laureato in Economia Bancaria, Finanziaria e Assicurativa, ha maturato oltre quindici anni di esperienza come fraud auditor, dapprima presso il dipartimento di Forensic Accounting & Litigation di KPMG Advisory S.p.A. di Milano e, a partire dal 2010, presso JNP S.r.l.. Si occupa principalmente della gestione e dello svolgimento di incarichi professionali di contenuto investigativo in materia economico-finanziaria e contabile, intervenendo nei casi di frode ed illecito societario. Ha fornito supporto tecnico in occasione di numerose indagini promosse dalla magistratura milanese in materia contabile, amministrativa e finanziaria. In questo ruolo, maturato in occasione di inchieste di primaria rilevanza, ha analizzato parecchie fattispecie di reato societario, quali per elencare alcune: false comunicazioni sociali, appropriazione indebita, frode fiscale, corruzione e concussione, aggiotaggio, riciclaggio, truffa e i reati previsti dal D.Lgs 231/01.

Maurizio Bedarida, ingegnere elettronico laureato presso il Politecnico di Milano, vanta 25 anni di esperienza nel settore della sicurezza informatica, sia in ambito pubblico che privato. Da anni è consulente tecnico informatico per diversi Pubblici Ministeri presso numerose Procure italiane con competenza sia nei crimini informatici che nella fraud analysis. Vanta un’approfondita esperienza diretta nella progettazione e gestione della sicurezza di infrastrutture informatiche critiche, di sistemi di gestione della Sicurezza Informatica, di reti di telecomunicazioni, di cybercrimes e di data mining.



mercoledì 7 gennaio 2015

L'attività antifrode come strumento per la crescita

I manuali di forensic accounting distinguono le frodi esterne, caratterizzate da attacchi attuati da soggetti terzi all'azienda, dalle frodi interne commesse dai dipendenti della società.
In molti casi la frode esterna è opera di organizzazioni criminali di varia natura che pianificano attacchi volti a sottrarre la maggior quantità di ricchezza in un breve lasso di tempo.

Ma sono molte le aziende sufficientemente attrezzate per far fronte a tali minacce grazie a procedure, sistemi e dispositivi fisici e informatici piuttosto avanzati a tutela del proprio patrimonio.
Difese che, in base alle statistiche più recenti commissionate dalle big4 e dagli organismi di vigilanza, sono molto più deboli se si parla di contrasto alle frodi di tipo interno.


Ma se la quasi totalità delle aziende di medio-grandi dimensioni è vittima di almeno una frode in corso di esecuzione in questo momento ad opera di dipendenti infedeli, solo una parte limitata di queste è in grado di individuarla grazie ad autonomi mezzi di prevenzione e controllo.
E, secondo tali ricerche, la situazione è molto più drammatica nel contesto italiano rispetto agli altri Paesi industrializzati.

Circa il 30% delle frodi interne è commessa da uno o più top manager, cioè da quel personale direttivo di rango elevato avente ruoli di responsabilità e rappresentanza. E, non è difficile immaginarlo, l’ammontare del danno arrecato all'azienda è direttamente correlato al livello gerarchico ricoperto dal dipendente infedele che commette la frode.

Pertanto un amministratore delegato, se disonesto, provocherà una perdita economica di molto superiore rispetto ad una frode commessa da un impiegato avente funzioni esecutive.

Per di più il fenomeno delle frodi interne attuate da soggetti che ricoprono ruoli chiave è in netto aumento. A livello globale si stima un incremento medio del danno economico originato da frode interna nell'ordine del 5% rispetto all'anno precedente.

La totalità degli studi e delle ricerche più aggiornate affermano che le frodi interne potrebbero essere dimezzate grazie al potenziamento dei controlli. Analogamente un management onesto sarebbe da solo in grado di ridurre la restante parte del danno derivante da frode.

In altre parole, l’abbinamento “controllo interno/onestà direzionale” basterebbe a ridurre il rischio di frode aziendale a livelli trascurabili, alla cui identificazione residuale potrebbero concorrere anche l’insieme dei controlli esterni e dei sistemi di segnalazione anonima.

Alla luce di quanto affermato, stupisce il numero esiguo di aziende italiane che investono in programmi di prevenzione e nella formazione del personale in materia antifrode.
Purtroppo questo è un atteggiamento miope che indubbiamente sta ostacolando una sana ed onesta ripresa economica.


domenica 4 gennaio 2015

LA FRODE NELLA GESTIONE AZIENDALE




ASSOTAG 
(Associazione Italiana dei Periti e dei Consulenti Tecnici nominati dall'Autorità Giudiziaria)
in collaborazione con
ADZ Morison
presentano


Corso


LA FRODE NELLA GESTIONE AZIENDALE

Milano 
mercoledì 25 febbraio 2015
ore 10.00 - 17.00
c/o
ADZ Morison, via Alberto da Giussano, 16


Argomenti
Il corso fornirà alcuni cenni teorici sulle frodi aziendali e le metodologie di prevenzione, individuazione e gestione dei fenomeni fraudolenti.
Il programma darà indicazioni riguardanti la definizione e le caratteristiche della frode, le tipologie e gli schemi più diffusi e gli elementi che distinguono un buon modello di prevenzione e mitigazione del rischio di frode.

Destinatari
Consulenti tecnici d’ufficio di parte
Amministratori delegati e Direttori generali
Direttori finanziari
Revisori
Analisti credito
Programma
Teoria delle frodi

Ambiti merceologici trattati
Frodi nel commercio
Frodi nei servizi

Docente
Stefano Martinazzo 
Senior manager in Fraud investigation and Dispute services c/o JNP S.r.l. (www.jnpforensic.com)
Dottore commercialista e Revisore legale dei conti

Informazioni sulla quota e le modalità di iscrizione
Quota di partecipazione: € 300,00 + IVA. 
La quota comprende spuntino di lavoro fra le ore 12.30 e le 13.30.
Per le aziende che iscrivono almeno quattro persone, la quota pro capite è di € 240,00 + IVA.
Iscrizione e pagamento: entro e non oltre il 18 febbraio 2015.

Per informazioni sulle modalità di iscrizione
Segreteria del corso: ADZ Morison, Chiara Arduino, telefono 02 780667, c.arduino@adzmorison.it



sabato 3 gennaio 2015

Corso: "Opportunità commerciale nella gestione del rischio di credito"

ASSOTAG 
(Associazione Italiana dei Periti e dei Consulenti Tecnici nominati dall'Autorità Giudiziaria)
in collaborazione con
ADZ Morison
presentano



Corso


L’opportunità commerciale
nella gestione del rischio di credito

Milano
mercoledì 28 gennaio 2015
ore 10.00 - 17.00
c/o ADZ Morison, via Alberto da Giussano, 16


Argomenti
Il corso illustra le principali tematiche riguardanti la strategicità della gestione preventiva del rischio credito commerciale e la conseguente rilevanza di una negoziazione efficiente ai fini dell’incasso e della crescita aziendale.
Destinatari
Amministratori delegati e Direttori generali
Direttori finanziari
Direttori vendite e Senior sales
Imprenditori
Analisti del credito
Programma
L’organizzazione per la gestione preventiva del rischio di credito commerciale
L’impatto della governance sul bilancio
La credit policy per lo sviluppo commerciale
La leva dei piani di rientro
Docente
Antonella Simone
Partner ADZ Morison. 
Consulente esperta in gestione del rischio di credito commerciale.
Informazioni sulla quota e le modalità di iscrizione
Quota di partecipazione: € 300,00 + IVA.
La quota comprende spuntino di lavoro fra le ore 12.30 e le 13.30.

Per le aziende che iscrivono almeno quattro persone, la quota pro capite è di € 240,00 + IVA.
Iscrizione e pagamento: entro e non oltre il 21 gennaio 2015.

Segreteria del corso: ADZ Morison, Chiara Arduino, telefono 02 780667, c.arduino@adzmorison.it