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mercoledì 18 dicembre 2013

I conti esclusivi in gestione confusa (3^ parte)

di Carlo Calvi


(...segue)

Sui lira back-to-back l'esame di due testimonianze si impone.

Raffaello Bartolomasi, funzionario del Credito Commerciale di Carlo Pesenti, il 27 maggio 1991 al processo per l'insolvenza del Banco Ambrosiano S.p.A. e Federico Bussoletti, direttore della filiale di Piazzale Gregorio VII dell'Ambrosiano a Roma, il 14 marzo 2006 al processo per omicidio di mio padre.

Con la testimonianza di Raffaello Bartolomasi il processo milanese per bancarotta identificò alcuni pagamenti passati per il circuito in questione. 
La collaborazione dell'autorità svizzera permise di stabilire che i pagamenti passati per il corrispondente di Lugano dello IOR, Banco di Roma per la Svizzera poi BIS, transitarono su conti controllati dall'Avv. Marco Gambazzi di Lugano. 
Gambazzi testimoniò di aver agito su istruzioni del Credito Commerciale e di Luigi Mennini per conto dello IOR e che questo era avvenuto sovente.

Raffaello Bartolomasi ammise di aver agito su richiesta di Mennini e aver indicato a Gambazzi la destinazione delle somme. 
La BIS era utilizzata da Luigi Mennini per operazioni che richiedevano l'interposizione di terzi, spesso con il Credito Svizzero. 
La banca di Pesenti era il punto di uscita del circuito verso l'estero:

BA S.p.A. → IOR → CRECOM (Credito Commerciale).

Questo circuito, parallelo a BAOL → IOR → UTC, non ha ricevuto la stessa attenzione della rete estera ma come questa e per almeno dieci anni permise di trasferire lire convertite in dollari verso l'estero.

É interessante notare come le garanzie per le operazioni estere occultate via BAOL→ IOR→ UTC e quelle interne BA S.p.A. → IOR → CRECOM erano rappresentate dagli stessi conti di deposito titoli presso IOR o suoi conti con Credito Commerciale, che riproduco di seguito.



Dei trasferimenti alla rete estera beneficiarono la Zitropo di Lussemburgo, la panamense Palmetto, che era utilizzata a Bahamas per pagare commissioni, ma anche Licio Gelli e Umberto Ortolani.

Nel 1992 il testimone svizzero Juerg Heer, funzionario della Rothschild di Zurigo, indicò Marco Gambazzi come prestanome di Salvatore Ligresti. Silvio Berlusconi nella seconda metà degli anni settanta fu membro del consiglio di amministrazione di Credito Commerciale.

IOR aveva anche altri conti con le banche italiane del Gruppo Ambrosiano. Federico Bussoletti ha testimoniato che i fondi vi circolavano in maniera indistinguibile essendo conti di transito in nome IOR.
Includo di seguito la tabella dei conti esclusivi IOR in gestione confusa. Tra questi si noterà il n. 42800 acceso presso la filiale di Piazzale Gregorio VII a Roma.




Nel 1979 si avanzò una proposta di acquisto dell'immobile di proprietà della XX Settembre con fondi trasferiti dai lira back-to-back al favore del conto in gestione confusa n. 42800.
In realtà i fondi finirono a banche svizzere e l'edificio non fu acquistato.

Federico Bussoletti ha testimoniato che Giuseppe Sormani, che ho conosciuto bene, intratteneva i rapporti con Mons. Donato De Bonis per depositi in conti a loro nome presso banche italiane di cui solo il Vaticano conosceva la giustificazione.
Giuseppe Sormani ha continuato a svolgere la stessa funzione in Banca Intesa San Paolo fino al pensionamento.

In data 1° ottobre 1984 l'Avv. Adolfo Gatti inviò al Giudice Istruttore Antonio Pizzi un memoriale dell'Arcivescovo Paul Casimir Marcinkus, con la lettera esibita qui di seguito.


Vi si legge "i rapporti tra IOR e Ambrosiano hanno trovato svolgimento per la caratteristica di banca cattolica (...) i fatti che formano oggetto di contestazione sono costituiti da operazioni di intermediazione bancaria (...) depositi effettuati da società del detto gruppo a fronte di versamenti eseguiti da IOR a società indicate dai depositanti (...) i tassi erano determinati a favore dello IOR (...)".

Continua Mons. Marcinkus...