AdSense4

Bing

AdSense3

martedì 3 maggio 2022

Prevenire non curare: la cultura aziendale per anticipare le frodi

Articolo pubblicato sul n. 149 di MAG (il magazine di Legalcommunity.it) del 12 ottobre 2020, nella rubrica "Obiettivo legalità"



Quando le caratteristiche personali quali spirito di sacrificio, pazienza, intraprendenza e curiosità si coniugano con i valori di legalità, giustizia, bene e benessere comune nonché la passione per contabilità e bilancio, si potrebbe diventare un buon Forensic Accountant!

Ogni nuovo incarico è una nuova storia, una nuova strategia, un nuovo argomento da studiare e approfondire. Fatica e difficoltà non sono mai mancate ma la soddisfazione riscontrata alla conclusione di una Consulenza Tecnica è sempre stata per me così rilevante che facevo tesoro di tutte le esperienze cumulate per ripartire con entusiasmo su un nuovo incarico!

Dopo alcuni anni all’interno del dipartimento di Forensic Accounting, sono arrivata alla conclusione che la bravura in tale professione si raggiunge quando l’acume e il fiuto investigativo per identificare le prove di un illecito aziendale si uniscono alla capacità di saperlo rappresentare e raccontare nella Consulenza Tecnica che sarà redatta, affinché sia efficacemente fruibile per i destinatari e interlocutori (ad esempio, Autorità giudiziaria, avvocati, eccetera).


 
La frode di un dipendente si cela dietro l’astuzia e l’ottima conoscenza dell’azienda e delle procedure interne. Pertanto, a mio parere, la mera applicazione di protocolli o di controlli “copia” e “incolla” può servire a misurare la compliance aziendale ma non a ridurre in modo accettabile il rischio di frode!

La prevenzione non dovrebbe essere intesa come l’applicazione standardizzata di best practices (o in alcuni casi di normative), solo per risultare conformi e non incorrere nel rischio di sanzioni, bensì dovrebbe partire dalla realizzazione di una cultura aziendale che considera le frodi interne come sconvenienti per il benessere sociale di tutti e proseguire con l’introduzione di protocolli operativi e procedure tailor made, disegnate e formalizzate a seconda della struttura e del contesto aziendale di riferimento.

Dopo anni trascorsi principalmente a identificare la patologia aziendale in corso o già accaduta, ora la mia ambizione è portare le mie esperienze all’interno di un’azienda per contrastare l’eventualità di illeciti e frodi.

La sfida futura che lancio a tutti i lettori di questo articolo è di costruire un contesto aziendale fondato sulla legalità, ossia volto a contrastare i crimini economico-finanziari e i fenomeni corruttivi.

* Internal auditor


giovedì 4 giugno 2020

Focus D.Lgs. 231/01 (Convegno il 14 luglio, Palazzo delle Stelline, Milano)


Synergia Formazione S.r.l.
Via Via San Pio V, 27 – Torino
Tel. 011 812 91 12 – Fax 011 817 36 63 – C.F. e P. IVA 08906900017



Focus D.Lgs. 231/01


MOG: FATTORI NECESSARI 
OdV: COMPOSIZIONE E DOVERI
INFORMATICA FORENSE
WHISTLEBLOWING
RIPARTIZIONE RESPONSABILITÀ TRA ENTE, SOGGETTO E OdV
TECNICHE DI INDAGINE E DI DIFESA
ANALISI DELLA CASISTICA E
DELLA GIURISPRUDENZA

EMERGENZA COVID-19 FASE 2


Milano, martedì 14 luglio 2020
Centro Congressi, Palazzo delle Stelline




PROGRAMMA

Mattina (9.00 - 13.30)

I fattori necessari per la tenuta del MOG e la relazione con i comportamenti aziendali con riferimento al catalogo dei reati presupposto; i rischi diretti e indiretti legati all'emergenza COVID-19
  • corretto processo di adozione del modello e necessaria attività di formazione e informazione
  • eventuale aggiornamento del modello a seguito dell’emergenza COVID-19
  • efficace attuazione del modello: la centralità dei flussi informativi
  • rapporto del modello organizzativo con i sistemi di gestione certificati
  • comportamenti aziendali: il sistema disciplinare per il mancato rispetto del MOG
  • opportunità di refresh del MOG al verificarsi di reato, di rischio reato e di violazione del modello
  • indagini preliminari: cosa viene verificato e richiesto nel MOG
Relatore: Dott. Paolo Vernero 
(Founder Vernero & Partners - Torino, Docente a contratto Dipartimento Management UNITO,
Componente Commissione CNDCEC, Modello 231 e OdV, Consulente del Giudice)

* * *
L’esclusività di azione dell’OdV
  • composizione e compiti dell’OdV
  • doveri di collaborazione
  • in particolare: i controlli al tempo dell’emergenza COVID-19
  • verifica dell’adeguamento della compliance alle fonti normative primarie secondarie
  • aggiornamento del MOGC
  • attività di vigilanza nel corso delle indagini preliminari
  • attività di vigilanza nel corso del procedimento
  • dimostrazione dell’elusione fraudolenta del MOGC
Relatore: Avv. Federico Cerqua
(Founding Partner Studio Legale OAK - Milano)

* * *
L’utilizzo dell’informatica forense nel corso delle indagini e degli accerta- menti di ipotesi di reato ex D. Lgs. 231/01
  • ispezioni e sequestri in azienda
  • accertamenti ripetibili e non ripetibili
  • ruolo del consulente tecnico
  • ruolo del difensore e indagini difensive
Relatore: Avv. Barbara Indovina
(Head of Legal Affairs Forensica - Milano)

* * *
Whistleblowing: modalità di gestione e di utilizzo all’interno dell’azienda
  • suggerimenti operativi per la redazione dei modelli 231/01 e per le procedure operative dell’OdV nel settore privato e nelle società a partecipazione pubblica
  • whistleblowing e reati connessi all’emergenza COVID-19
  • whistleblowing e GDPR
  • Direttiva UE 2019/1937 sul whistleblowing : similarità e differenze con la disciplina del D. Lgs. 231/01
Relatore: Avv. Camilla Cravetto
(Associate Pavesio e Associati - Torino)

* * *
La responsabilità dell’ente, del soggetto agente e dell’OdV: recenti evoluzioni dottrinali e giurisprudenziali
  • criteri di imputazione oggettiva: l’interesse e il vantaggio dell’ente, con particolare riferimento, in materia di infortuni sul lavoro
  • 231/01 e responsabilità cross border dell’ente
  • responsabilità dell’ente per il reato commesso nel prevalente interesse dell’autore del reato
  • particolare tenuità del fatto e responsabilità dell’ente
  • valutazione giudiziale del modello
  • composizione dell’OdV e idoneità del modello: un’analisi alla luce del disastro di Viareggio
Relatore: Avv. Andrea Puccio
(Founding e Managing Partner Puccio - Penalisti Associati - Milano)


Pomeriggio (14.30 - 18.00)

TAVOLA ROTONDA

Moderatore: Avv. Barbara Indovina

Lo svolgimento e le fasi di un procedimento di accertamento delle responsabilità da reato ex D. Lgs. 231/01
  • analisi e valutazione della tenuta del modello organizzativo con particolare riguardo all'emergenza COVID-19
  • approccio multidisciplinare come metodo vincente di difesa
  • ruolo del CTU/CTP nell'ambito dell’accusa e della difesa
  • ruolo dell’OdV nelle verifiche
  • informatica forense quale indispensabile strumento di analisi in mano alla difesa
  • controlli sui dispositivi informatici e mobile aziendali e personali
  • ruolo del penalista nella strategia difensiva e nel coordinamento multidisciplinare
  • dibattimento e irrogazione delle sanzioni
  • patteggiamento
  • casistica
Relatori:
Dott. Paolo Nicola Filippini 
(Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Milano)

(Resp. Forensic Accounting & Litigation c/o Axerta S.p.A. - Milano, Dottore Commercialista e Revisore Legale dei Conti, CTP e CTU)

(Founding Partner AMTF Avvocati - Milano
Dott. Alessandro Borra

(Head of Digital Forensics e Sicurezza Informatica, Amministratore Tre 14 S.r.l. - Milano)


Nel corso dell’evento sarà possibile esaminare quesiti inviati entro martedì 7 luglio all'indirizzo e-mail: info@synergiaformazione.it
E’ stata presentata domanda di accreditamento (CFP) al Consiglio dell’Ordine degli Avvocati Milano
E’ stata presentata domanda di accreditamento (CFP) agli Ordini Competenti

La partecipazione all'evento è a numero chiuso.
La priorità è determinata dalla ricezione della scheda di iscrizione.
Per scaricare la brochure del programma, cliccare QUI
Per accedere iscriversi, cliccare QUI




domenica 19 aprile 2020

Credit Rating al test del Coronavirus (videoconferenza 24.4.2020, ore 18.00)



AssoTAG 
(Associazione Italiana dei Periti e dei Consulenti Tecnici nominati dall'Autorità Giudiziaria)

in collaborazione con
The Fin Lantern Research

organizzano una videoconferenza dal titolo

Credit Rating 
al test del coronavirus 
La sostenibilità dei Credit Rating ed i Rating ESG 

venerdì 24 aprile 2020, ore 18.00 

L'invito alla videoconferenza verrà reso disponibile con un post
sul gruppo Whatsapp: "#CreditRatingTest"
raggiungibile al link: https://bit.ly/2RtPSB8 
L'accesso alla videoconferenza è limitato a 100 ospiti




Obiettivi 
L’analisi del merito creditizio e la quantificazione del rating, arrivano ad una prova cruciale per la loro esistenza per l’impatto del Covid-19 sull'economia globale. 
Tutte le filiere industriali e del terziario vengono in vario modo sconvolte, con impressionanti impatti sulla ricchezza mondiale. 
 Il rating emesso dalle agenzie è stato in passato il troppo facile disimpegno degli investitori rispetto ad una puntale analisi degli assets e della loro minuta composizione. 
Pare che questo mondo del rating cambierà, come? 


Programma
Ore 18.00 - Apertura Lavori

Modera
Alfonso Scarano, Analista Finanziario Indipendente e Presidente AssoTAG

Discutono in videoconferenza
Giulio Sapelli, Economista
Marco Valli, ex EuroParlamentare (Commissione ECON - Affari Economici e Monetari)
Enrico D’Elia, Economista
Salvatore Gaziano, Consulente finanziario
Matteo Bosco, Consulente finanziario 
Luca Testoni, Direttore ETicaNews
Andrea Casadei, Consulente Aziendale
Daniela Carosio, Analista ESG

Ore 19.00 – Conclusioni



Modalità di accesso alla videoconferenza
Il sistema di video conferenza scelto è zoom, fruibile da cellulare con l'applicazione scaricabile all'indirizzo: https://bit.ly/2UHxlSU
e da pc accedendo al sito web: www.zoom.com

L'invito alle videoconferenze avverrà partecipando al gruppo Whatsapp: "CreditRatingTest”, raggiungibile al link: https://bit.ly/2RtPSB8, sul quale, il giorno della conferenza, verrà postato il link di accesso alla sala virtuale del dibattito.

Il sistema di video conferenza scelto è zoom, fruibile:
  • da cellulare con l'applicazione scaricabile all'indirizzo: https://bit.ly/2UHxlSU
  • da pc accedendo al sito web: www.zoom.com, in alto a destra andare su bottone "join a meeting", che chiede il codice numerico della riunione, composto dalle ultime cifre numeriche che appaiono in link all'indirizzo della videoconferenza, e di seguito procedere:
    • cliccare "join",
    • cliccare "apri zoom meeting",
    • cliccare "join with computer audio".


AssoTAG è l'Associazione Italiana dei Periti e dei Consulenti Tecnici nominati dall'Autorità Giudiziaria”. L'Associazione si rivolge ai Consulenti Tecnici, ai Periti e agli Ausiliari nominati da Procure della Repubblica, Tribunali e Polizia Giudiziaria per lo svolgimento di analisi tecniche inerenti le discipline a contenuto economico-finanziario.

The Fin Lantern Research è una rete internazionale con un database di oltre 120.000 professionisti della finanza (analisti finanziari, economisti, gestori di portafoglio, consulenti di finanza aziendale, commercianti eccetera) provenienti da tutto il mondo. La rete mira a supportare le attività dei suoi membri e ad aumentare la loro visibilità nella comunità finanziaria internazionale.




giovedì 16 aprile 2020

Elementi di Antiriciclaggio “ad usum delphini" (videoconferenza, 16.4.2020)

Il riciclaggio di denaro è quell'insieme di operazioni mirate
a dare una parvenza lecita a capitali 
la cui provenienza è in realtà illecita,
rendendone così più difficile l'identificazione
e il successivo eventuale recupero

VIDEOCONFERENZA
ORGANIZZATA DA 
AssoTAG
(Associazione Italiana dei Periti e dei Consulenti Tecnici nominati dall'Autorità Giudiziaria)


ELEMENTI DI ANTIRICICLAGGIO “AD USUM DELPHINI" 
giovedì 16 aprile 2020, ore 16.00 - 17.30 

L'invito alla videoconferenza e il link di accesso alla sala virtuale del dibattito
verrà reso disponibile la mattina del giorno del seminario 
con un “post” sul gruppo Whatsapp: "AssotagAntiRiciclaggio" 
gruppo raggiungibile al link: https://bit.ly/2JF6xxu 

L'accesso alla videoconferenza è limitato ai primi 100 ospiti



Ore 16.00 - Apertura Lavori

Elementi di Antiriciclaggio “ad usum delphini", Lectio Magistralis
Gen. B. Giuseppe Mainolfi - Comandante della Guardia di Finanza della Regione Veneto

Ore 17.15 – Conclusioni


Obiettivi – ciclo seminari
Il riciclaggio di denaro è quell'insieme di operazioni mirate a dare una parvenza lecita a capitali la cui provenienza è in realtà illecita, rendendone così più difficile l'identificazione e il successivo eventuale recupero. In questo senso è d'uso comune la locuzione di riciclaggio di denaro sporco."... “Il decreto legislativo 21 novembre 2007, n. 231 è una norma della Repubblica Italiana finalizzata a prevenire e reprimere il riciclaggio di denaro, beni o altre utilità, emanata in attuazione delle direttive dell'Unione Europea 2005/60/CE e 2006/70/CE, a scopi di prevenzione di terrorismo.Il reato è previsto dall'articolo 648 bis del Codice penale italiano; banche, intermediari finanziari, assicurazioni e varie categorie di professionisti sono obbligati al rispetto di specifiche disposizioni per prevenire e identificare fenomeni di riciclaggio secondo quanto previsto dal decreto.” (fonti wiki)

Il fenomeno del riciclaggio è di grande impatto economico e sociale e tende a inquinare il normale processo competitivo del mercato, introducendo distorsioni che si rifletto pesantemente nella compagine sociale.

Il terzo incontro presenta un seminario coordinato da Giovanni Mainolfi, Gen. B. G.d.F., Com.te Regione Veneto, intitolato “Elementi di antiriciclaggio ad usum delphini", Lectio Magistralis, destinato agli onorevoli e senatori eletti per offrire loro elementi di riflessione per le opportune modifiche legislative e organizzative per un più efficace contrasto alla criminalità organizzata.
L'esposizione avviene nell'innovativo format della videoconferenza partecipata.


AssoTAG: Comitato scientifico
Alfonso Scarano, Presidente ASSOTAG;
Giacomo Di Gennaro, Criminologo, Professore Università di Napoli Federico II;
Giovanni Mainolfi, Gen. B. G.d.F.,  Comandante Regione Veneto; 
Giovanni Conzo, Procuratore Aggiunto della Repubblica della Repubblica di Benevento; 
Biagio Riccio, Avvocato


Indicazioni tecniche per l'accesso alla videoconferenza:
Il sistema di video conferenza scelto è zoom, fruibile da cellulare con l'applicazione scaricabile all'indirizzo: https://bit.ly/2UHxlSU e da PC accedendo al sito web: www.zoom.com 
Operativamente: da PC andare all'indirizzo www.zoom.com, e in alto a destra andare su "join a meeting". Il sistema chiede il numero della riunione che si ricava dall'indirizzo della videoconferenza postato sul gruppo Whatsapp
Poi, cliccare " join"
Poi cliccare " apri zoom meeting"
Poi cliccare "join with computer audio"

Seminario organizzato in collaborazione con Adusbef (Associazione Difesa Utenti Servizi Bancari e Finanziari)
AssoTAG “Associazione Italiana dei Periti e dei Consulenti Tecnici nominati dall'Autorità Giudiziaria”. L'Associazione si rivolge ai Consulenti Tecnici, ai Periti e agli Ausiliari nominati da Procure della Repubblica, Tribunali e Polizia Giudiziaria per lo svolgimento di analisi tecniche inerenti le discipline a contenuto economico-finanziario.


martedì 7 aprile 2020

Il contrasto all'illegalità è una questione di convenienza

Articolo pubblicato sul n. 133 di MAG (il magazine di Legalcommunity.it) del 13 gennaio 2020, nella rubrica "Obiettivo legalità"



  • Delibera n. 1064 del 13 novembre 2019, in approvazione del Piano Nazionale Anticorruzione (PNA) 2019-2021;
  • D.Lgs. n. 125 del 4 ottobre 2019, in attuazione alla V Direttiva UE Antiriciclaggio;
  • Legge n. 3 del 9 gennaio 2019, cd. Spazzacorrotti;
  • Legge n. 179 del 30 novembre 2017, cd. Whistleblowing.
Sono solo alcune delle ultime iniziative introdotte nel nostro sistema normativo allo scopo di ridurre le diseconomie che il nostro Paese paga per la diffusa percezione di elevati livelli di corruzione e di riciclaggio di denaro.


Sono i principali organismi nazionali e internazionali a metterci in guardia dal non sottovalutare questi indicatori che condizionano i giudizi di affidabilità complessiva del Paese, con riflessi sulla capacità dell’Italia di attrarre capitali.

È da qualche anno che la UIF (Unità d’Informazione Finanziaria) richiama e sottolinea il legame tra corruzione e riciclaggio, evidenziando la pericolosità sociale di tali fenomeni e la loro capacità di determinare gravissime distorsioni nell'economia legale.

La buona notizia è che (anche se con tempi talvolta anacronistici) il legislatore e le autorità antiriciclaggio e anticorruzione sono impegnate a realizzare un quadro normativo volto a scoraggiare l’attività illecita e favorire l’azione di prevenzione e contrasto di reati corruttivi e di riciclaggio.

Ad oggi possiamo constatare che le aziende più strutturate sono state sensibilizzate sull'importanza di introdurre, come deterrente, modelli organizzativi che pongano l’accento sulla prevenzione di reati corruttivi o di misure obbligatorie per circostanziare ed eventualmente segnalare possibili operazioni sospette (riciclaggio).

Pertanto, la nuova frontiera è promuovere un’azione di contrasto dell’illegalità alimentata dalla collaborazione di tutti i soggetti dell’impresa (stakeholder inclusi) supportata dalla consapevolezza che da un fenomeno corruttivo può derivare un danno economico e reputazionale devastante per la prosperità della stessa.

Un quadro normativo affidabile e aggiornato è un buon deterrente, ma l’introduzione di presidi aziendali interni, come un buon sistema di incentivi finanziari (e non) supportato da una formazione efficace erogata da personale esperto (e non online perché obbligatoria) sono investimenti aziendali che possono concretizzarsi in un cospicuo risparmio.

L’efficacia di questa modalità è stata sperimentata da un’azienda di laterizi del centro Italia, con sedi distaccate su tutto il territorio. Sino al 2017, la proprietà raccontava di aver sempre avuto la percezione di “piccole ruberie” di materiale, senza tuttavia, eseguire alcun controllo o richiamo al personale perché credevano che quegli “sfridi” facessero “parte del loro business”. L’allarme e preoccupazione è arrivata quando sono venuti a conoscenza che quegli illeciti stavano superando una “soglia” per loro sopportabile. A distanza di due anni, una formazione mirata a tutti i livelli aziendali coerente al contesto di riferimento ed un chiaro sistema di incentivi e premi ottenuti al raggiungimento di obiettivi definiti ad inizio anno stanno garantendo alla proprietà un risparmio superiore alla “soglia percepita” (in termini di maggior materiale in magazzino) e ai lavoratori un Natale più sereno con una tredicesima “lecita” più sostanziosa!!!

Concludendo, quando i vertici aziendali si incontrano per decidere come suddividere il budget tra i vari dipartimenti (sulla base degli obiettivi del business plan da raggiungere), c’è sempre poco spazio per attività preventive. È in quel momento che il management dovrebbe tenere a mente che… le “cose brutte”, non capitano sempre agli altri!

Forensic accountant



lunedì 17 febbraio 2020

Animus nocendi: la concorrenza sleale nel mercato del lavoro

di
Alessio del Negro*


Employees come first” diceva il magnate britannico Richard Branson. Il dipendente prima di tutto. Perché tale figura non si limita ad essere un ingranaggio nell'immensa struttura aziendale, bensì ne costituisce il motore, strumento indispensabile affinché la società in cui lavora possa correre e competere nell'agonistico mondo del business.

Difatti, il mercato del lavoro non si limita ad osservare i principi base della classica legge economica della domanda e dell’offerta, per i quali impera la necessità di trovare risposta ad un primario bisogno occupazionale, ma si estende a tutti gli attori che già sottostanno a tale legge e che sono mossi da aspirazione, ambizione, voglia di cambiamento.

Tuttavia, il passaggio di un dipendente da una società ad un’altra può avere un impatto molto più ampio di quanto si pensi. Se è vero infatti che il lavoratore è un valore aggiunto per l’impresa, è altrettanto vero che anche quest’ultima fornisce strumenti, conoscenze, contatti ed esperienze che non possono essere scisse dal dipendente stesso nel momento di interruzione del rapporto di lavoro, rendendolo una figura difficilmente sostituibile e potenzialmente pericolosa per il business aziendale. Soprattutto se è un’azienda concorrente ad accogliere il lavoratore.

L’ultimo decennio ha registrato un costante aumento di dipendenti trasferitisi da una realtà professionale ad un’altra concorrente ed è un fenomeno che si è diffuso soprattutto tra imprese multinazionali, studi legali e società di consulenza.

Ma qual è il confine tra semplice legge del mercato ed uno storno di dipendenti finalizzato a sottrarre know-how strategico? Cosa è possibile fare nell'eventualità che tale uscita di lavoratori sia guidata da un animus nocendi, ovvero dalla possibile sottrazione di risorse aziendali chiave a scopo di danneggiare una sana concorrenza e quindi rientrante nella fattispecie di reato di concorrenza sleale (ex art. 2598, co. 1 n. 3, c.c.)? 


L’investigazione forense, se utilizzata tempestivamente, può diventare un ottimo strumento di tutela per l’azienda, in quanto garantisce una raccolta di elementi di prova da utilizzare, ad esempio, nell'ambito di una fattispecie di storno di dipendenti (tale da integrare un atto di concorrenza sleale) ai danni di un’organizzazione aziendale o di uno studio legale, attraverso differenti (ma coesistenti) modalità di approccio:
  • indagine informativa sulla società, sullo studio professionale o sulle persone fisiche di cui si sospetta un comportamento irregolare;
  • attività di osservazione dinamica al fine di ottenere informazioni sulle persone fisiche e/o giuridiche potenzialmente coinvolte in tale fattispecie;
  • ove ci fossero le condizioni giuridiche, acquisizione della copia forense dei dati informatici presenti sui dispositivi aziendali (PC, laptop, smartphone) e sulle caselle di posta in uso all'ex dipendente infedele, nonché eventuali server di rete aziendali;
  • attività di indagine dei contenuti e delle risultanze di tale acquisizione, al fine di individuare potenziali fonti di prova (documenti, scambi di email, immagini fotografiche eccetera);
  • attività di analisi degli accessi informatici e delle operazioni svolte sui dispositivi digitali, al fine di comprovare un eventuale utilizzo irregolare degli strumenti aziendali (accessi anomali ai dispositivi informatici, trasferimento di documenti su hardware esterni eccetera). 
Infine, è importante sottolineare che l’attività del forensic accountant, in ipotesi di concorrenza sleale, può fornire un importante contributo nella ricostruzione del fatto e nella determinazione del danno economico subìto dall'azienda, utile ai fini dell’ottenimento di un adeguato risarcimento.

* Fraud auditor & Forensic accountant presso AXERTA S.p.A.




La sfida del controllo sostenibile ed efficace - Il ruolo strategico della Compliance

di
Ermelindo Lungaro
Corrado Papa


L'esigenza di un controllo di 2° e 3° livello snello ed integrato è ormai un'esigenza imprescindibile (tante sono le riflessioni che si stanno sviluppando di recente al riguardo); la leva strategica della sua adeguatezza, efficacia ed economicità non è nella logica di gerarchia - come a volte tradizionalmente si pensa - del controllo (1°, 2° e 3° livello), ma nella consapevolezza del controllo indipendente quale sistema che presidi la definizione di un adeguato assetto strutturale del disegno di Governance e processivo, ne accompagni l’implementazione e ne verifichi in modo profondo l'attuato.

Il disegno strutturale di Governance si sostanzia in Codice Etico (insieme dei valori, dei principi e delle regole di condotta che devono governare ed a cui si devono ispirare i comportamenti di ciascuno in Azienda e di ciascun suo interlocutore nei rapporti con l’Azienda), Organizzazione (attribuzioni di ruoli e responsabilità), regolamentazione generale di natura trasversale e strategica, sistema di sicurezza e salute sul lavoro, sistema di protezione dei dati personali, gestione delle informazioni, assetto dei poteri.

Il disegno processivo poi si sostanzia nella corretta (alias: adeguata) disciplina dei cicli di processo con adeguati presidi di controllo.

Tutto questo impone governo dei rischi trasversali in senso ampio che richiede (semplicemente ma specialisticamente) idonea tutela dei valori etici, della sostenibilità (tecnica ed economica), della sicurezza e salute e della protezione dei dati, nonché – e non da ultimo - tutela giuridica (a garanzia delle obbligazioni di debito e dei diritti di credito verso i terzi). 
Il tutto ovviamente deve essere calato nella singola realtà aziendale e dunque operativamente possibile e auspicabilmente condiviso dal management che lo deve attuare anche con proprio diretto monitoraggio (monitoraggio che sostanzialmente caratterizza il controllo di 1° livello che è proprio della Line e dunque ben distinto dal controllo indipendente che deve essere segregato dalla Line).

Per esemplificazione individuiamo questa fase dell'assetto di Governance e processivo quale fase del "Disegno".


Tale fase, in definitiva, richiede complessiva valutazione indipendente e trasversale dei presidi di controllo ai fini della prevenzione dei rischi.

La valutazione indipendente (dunque obiettiva) e trasversale di tali presidi (controllo cd di 2°livello) richiede a sua volta competenze integrate in una vision strategica e fattuale che inevitabilmente trovano il loro naturale momento di sintesi (coordinamento) in una funzione, area (comunque si voglia definirla) di Compliance, ovvero nel coordinamento di un sistema unitario del Disegno dei controlli che sia espressione delle diverse competenze necessarie per garantire un complessivo presidio indipendente ed unitario delle singole componenti di rischio sopra accennate: questo in sintesi il significato del presidio di Compliance che, ad avviso di chi scrive, la funzione a ciò deputata dovrebbe garantire.

Il processo di Disegno cosi costruito (ovviamente secondo metodologia specialistica che coinvolga anche la condivisione proattiva del management in tutte le sue singole sotto fasi) deve essere adeguato, ma anche attuato.

Affinché il Disegno adeguato sia correttamente attuato (e dunque non si esaurisca in mera raccolta documentale o, peggio ancora, burocrazia), è necessario che il delineato processo di Compliance che presidia il Disegno si cali nella realtà non in modo impositivo e teorico ma partecipativo nel tessuto aziendale attraverso: (i) formazione "sul campo" e dunque (con proattività ed expertise) consulenza specialistica e validazione di compiutezza istruttoria della corretta implementazione del Disegno; (ii) ascolto e monitoraggio continuo del contesto normativo e di settore per aggiornare in continuità il Disegno.

E' questa la seconda fase del macro processo di controllo indipendente (esemplificativamente, Ongoing).

Ebbene queste due macro fasi - Disegno (strutturale di Governance e processivo) e Ongoing - sono gli elementi che devono costruire, mantenere in vita e creare la condivisione culturale del management verso un'implementazione naturale e sistemica coerente.

In assenza non si ha controllo, ma confusione, inefficacia, inadeguatezza, approssimazione e dunque costi inutili e anzi dannosi, in definitiva avremmo solo sovrastrutture di funzioni di controllo e (paradossalmente) farraginosità, inoperatività ovvero assenza di controllo.

Alla fase della definizione del Disegno adeguato ed alla fase Ongoing - che dunque come si è sopra evidenziato richiedono un necessario coordinamento di Compliance - segue processivamente il controllo ex post - proprio della Funzione Internal Audit - che è tanto più efficace quanto più profondo verticalmente nella valutazione dell’implementazione dei singoli presidi di controllo.

Si ritiene, quindi, possa concludersi - nel contesto della sinteticità di questa riflessione - che la leva strategica per l'implementazione di un controllo snello (dunque non dispendioso e non farraginoso e burocratico, ma al tempo stesso competente, efficace ed adeguato) sia quella di un sistema integrato del controllo indipendente che assicuri:
  • un presidio di Compliance in fase ex ante di Disegno ed in fase Ongoing;
  • un presidio di Internal Audit in fase ex post.
Entrambi i presidi devono essere a loro volta indipendenti (senza indipendenza gerarchica e gestionale non può esservi obiettività di giudizio che presuppone anche ambito di analisi trasversale), devono operare in condivisione di metodo e con scambio informativo ed essere capaci di realizzare un sistema anche omogeneo di informativa verso gli Organi Sociali e verso il management.

Entrambi (Compliance e Internal Audit) è necessario che siano parimenti valorizzati e posizionati in una logica organizzativa processiva e dunque orizzontale nel rispetto delle due diverse specificità di cui devono essere necessariamente espressione nel sistema integrato del controllo indipendente così connotato.

Quanto più poi le due fasi (Compliance e Internal Audit) del complessivo processo di controllo riescono ad interagire anche tra loro, tanto maggiori sono i benefici complessivi.

In conclusione, la focalizzazione del tutto resta - a parere di chi scrive - su un elemento imprescindibile: garantire il presidio del Disegno, Ongoing e della valutazione ex post nell'ottica sopra sintetizzata e, dunque, nel contesto di un unico processo di controllo indipendente di Compliance e di verifica Internal Audit ex post.



Ermelindo Lungaro è Founder My Compliance - Docente Master Anticorruzione, Università degli Studi Tor Vergata
Corrado Papa è Responsabile Compliance e Organizzazione, Ospedale Pediatrico Bambino Gesù


venerdì 17 gennaio 2020

Er@Digitale - Corpo fisico e corpo digitale (convegno, Milano 31.1.2020)



Er@Digitale
Corpo fisico e corpo digitale

SEMINARIO
Opportunità, Rischi, Contenziosi Case History e Best Practice
31 gennaio 2020, ore 14.00 : 17.00

Sala riunioni Venere 
ENTERPRISE HOTEL CORSO SEMPIONE 91,
MILANO

Accreditato Ordine Avvocati Milano
(2 punti formativi)

PARTECIPAZIONE SU ISCRIZIONE
Per iscriversi: http://bit.ly/35BC4JS


Il mondo tecnologico moderno si sta sempre più inoltrando in una nuova dimensione di “Er@Digitale”, un ambiente di società civile, di vita, di studio e di lavoro immerso nella variegata infrastruttura digitale di comunicazione e di servizi.
La nuova dimensione digitale di vita nella quale veniamo catapultati necessita la maturazione di nuova consapevolezza e responsabilità così che i cittadini e i lavoratori si possano adeguatamente proteggere e siano protetti rispetto gli insidiosi ed invisibili rischi che derivano dall'utilizzo non corretto delle tecnologie digitali. In particolare quando si operano transazioni economiche effettuate on-line o si tratti di tutelare i propri dati personali.
I cittadini e i lavoratori devono poter vivere con utilità e stimoli positivi lo scenario della nuova e pervasiva dimensione digitale, conoscendone opportunità e rischi, in un contesto democratico e di rispetto della persona e delle culture. La fruizione delle informazioni, dei servizi e dei prodotti offerti dal mercato digitale deve poter superare eventuali barriere culturali, psicologiche e tecnologiche, sempre in un contesto di consapevolezza, sicurezza, corretta informazione e di possibilità pratica di esercitare i diritti di tutela.
In particolare, con esposizione di “case history” esemplificativi e approccio pluri-disciplinare, si analizzano i presupposti sociali e infrastrutturali per la risoluzione e mitigazione dei rischi alla persona ed alle organizzazioni connessi alla nuova dimensione digitale. Vengono analizzati gli strumenti giuridici e regolamentari a tutela attualmente in vigore, ricordando casi di lacune normative e di esercizio degli Stati del poter di incidere sulla libertà delle persone; peculiare pervasività intrinseca alla mondializzazione della dimensione della nuova “Er@Digitale".


Programma

Ore 14.30 - Apertura Lavori

Introduce 
Antonio Tanza, Presidente ADUSBEF
Modera
Alfonso Scarano, Presidente AssoTAG

Intervengono

Luca Poma, Professore di Reputation Management e Scienze della Comunicazione, Università LUMSA, Roma

Giovanna Leone, Psicologa, Professore associato, Dipartimento di Comunicazione e ricerca sociale, Università di Roma, La Sapienza

Paolo Mondani, Giornalista

Francesco Zorzi, Esperto Cyber Security

Giovanna Boursier, Giornalista

Alfonso Scarano, Ingegnere

Ugo Malvagna, Ricercatore di Diritto dell'Economia, Università di Trento

Francesco Quarta, Docente di Diritto Privato, Università di Bologna, già componente Arbitro Bancario Finanziario - ABF

Elena Mancuso, Avvocato, Adusbef Calabria Angela Blando, Avvocato, Adusbef Sicilia Giovanni Piazza, Avvocato, Adusbef Lombardia 

Ore 17.00 – Conclusioni

-----

ADUSBEF - Associazione Difesa Utenti Servizi Bancari e Finanziari, FEDERCONSUMATORI

ADOC - Associazione Difesa Orientamento Consumatori

ASSOTAG - Associazione Italiana dei Periti e dei Consulenti Tecnici nominati dall'Autorità Giudiziaria

IUS ET VIS - Associazione per gli Avvocati 


Per iscriversi: http://bit.ly/35BC4JS
Per informazioni; info@adusbef.it - Avv. Massimo Campanella: eaglesman64@yahoo.it

NOTA: il programma può subire aggiornamenti 
Seminario programmato nell'ambito del programma “ER@DIGITALE: il consumatore incontra il web
Progetto finanziato dal Ministero dello Sviluppo Economico (DM 7 febbraio 2018)





lunedì 13 gennaio 2020

Si cercano "Forensic accountant" (staff e senior)

gennaio 2020


Posizione aperta:

Forensic accountant (Staff accountant e Senior)


Una primaria azienda italiana leader nei servizi investigativi corporate & legal, ricerca candidati da inserire nel dipartimento di Forensic Accounting & Litigation, con un'esperienza fino a 4 anni.




I professionisti del team Forensic Accounting supportano le aziende e gli studi legali clienti principalmente nei seguenti settori:
  • Forensic Accounting & Corporate Fraud Investigation: indagini contabili/finanziarie su potenziali frodi e/o malversazioni; 
  • Litigation Support: analisi economico-finanziarie e consulenze tecniche nell'ambito di contenziosi legali e arbitrati; 
  • Fraud Risk Prevention: servizi di consulenza per l'implementazione di policy, procedure, protocolli operativi e reporting;
  • Monitoring: monitoraggio delle transazioni aziendali finalizzato ad intercettare anomalie e irregolarità;
  • Servizi di Licensing Management: selezione, ottimizzazione e gestione del portafoglio licenziatari;
  • Servizi di Fraud Investigation a favore di curatele fallimentari, commissari, liquidatori e amministratori indipendenti.

Requisiti richiesti
  • 2-4 anni di esperienza in revisione contabile o consulenza nell'ambito "Forensic Accounting" (la provenienza dalle "big4" rappresenta un titolo preferenziale); 
  • laurea nelle discipline economiche; 
  • forte motivazione per l’attività consulenziale; 
  • ottime capacità relazionali, spirito d’iniziativa, capacità di problem solving, flessibilità; 
  • ottima conoscenza della lingua inglese; 
  • disponibilità alle trasferte sul territorio nazionale. 
Data la multidisciplinarietà dei servizi offerti si cercano candidati con competenze in ambito di accounting e/o revisione contabile, corporate compliance, analisi dei sistemi di controllo aziendali, con disponibilità ad apprendere nozioni di procedura civile e penale e di computer & digital forensics.

Sede: Milano

Per candidarsi è necessario inviare una lettera di presentazione e il CV aggiornato al seguente indirizzo mail: info.fraud.auditing@gmail.com, indicando come oggetto "CV Forensic 2020".


-------------------------------------------